Il santuario di Santa Maria del Toro è una chiesa monumentale situata nella zona collinare di Vico Equense, appartenente alla parrocchia della Chiesa dei santi Ciro e Giovanni.
Due sono le leggende sull’origine del santuario: la prima, risalente al 1458, anno in cui un ricco signore fece dipingere su di una roccia la Vergine con il Bambino, e alla sua destra San Bernardino da Siena. Per molti anni l’immagine fu dimenticata al punto da ricoprirsi di rovi, fino a quando un’anziana signora, nel 1530, mentre pascolava il suo toro, scoprì l’icona sacra richiamata da una luce soprannaturale.
La seconda leggenda riguarda un toro che ogni volta che passava dinanzi alla rupe si inginocchiava; il fatto si ripeté fino a quando una notte, la Vergine apparve in sogno a Caterina Bozzaotra, una ragazza storpia, chiedendole di andare alla grotta per ottenere la guarigione. La ragazza guarì.
In segno di devozione, i padri Teatini eressero una piccola cappella, tra il 1542 ed il 1549, proprio a seguito di queste due leggende. La cappella fu ampliata e ristrutturata tra il XVI ed il XVII secolo e venne inoltre costruito il campanile.
Il santuario di Santa Maria del Toro fu venduto nel 1807 a Saverio Parascandalo, che lo trasformó in una stalla e solo alla fine del XIX secolo la chiesa venne nuovamente restaurata. Ciò avvenne per volere della Congregazione di carità di Vico Equense, definitivamente riaperta al culto.
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