“Mi fa piacere terminare simbolicamente questo percorso di ministro della Cultura qui a Napoli, una città che ha investito molto sulla cultura, sulla propria storia e sul proprio futuro e di concluderlo con voi, che in questi anni siete stati l’immagine dell’Italia nel mondo”. Lo dice il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parlando al Teatro San Carlo di Napoli, dove si svolge la Conferenza dei direttori e delle direttrici degli istituti di cultura italiana nel mondo.
“L’Italia deve guidare un processo internazionale per dare centralità alla cultura”
“In un momento così difficile la cultura è il terreno per il dialogo, uno spazio di conoscenza reciproca” e l’Italia ha già avviato questo processo, ha sottolineato Franceschini. Ricordando i G7 e G20, le riunioni ministeriali del Consiglio d’Europa e del Mediterraneo, che sono state programmate grazie all’impulso degli ultimi governi.
Quanto all’Italia, Franceschini ha sottolineato che “investire in questo campo è un grandissimo investimento economico per il Paese, non solo un dovere morale, ed in questi anni è maturata questa consapevolezza”. Tanto che, “con 7 miliardi siamo il Paese che ha destinato di più rispetto agli altri recovery plan nazionali”, ha aggiunto il ministro. Dicendosi certo che anche con i prossimi governi, non si tornerà più all’epoca dei tagli ai fondi per la cultura.
In questo quadro la diplomazia culturale ha una funzione strategica perché “l’Italia è riconosciuta nel mondo come una superpotenza culturale, ma in genere è poco orgogliosa delle cose che funzionano”. Mentre il nostro “straordinario patrimonio”, con la giusta valorizzazione, “ci renderà ancora più forti e vincenti”, ha sottolineato Franceschini.
Post comments (0)