“Raspadori mi ricorda Pablito”. Rino Foschi é intervenuto a “Febbre a 90”, trasmissione in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni:
”Nel Napoli era prevedibile che con delle uscite importanti arrivassero ottimi calciatori. Con il lavoro dell’allenatore e della società, si possono ottenere grandi risultati.
É un lavoro che premia e che parte da lontano, dai concetti di Spalletti al lavoro di Cristiano Giuntoli che paga. Il Napoli ha precorso i tempi, prevedo tempi molto duri per il calcio europeo: ridimensionando il monte ingaggi e ringiovanendo la rosa, De Laurentiis é riuscito ad allestire una squadra di qualità in una grande piazza.
L’esclusione dai Mondiali rappresenta una perdita profonda per il calcio italiano: mi sarebbe piaciuto vedere questo Raspadori in Qatar. Il ragazzo mi ricorda un po’ Paolo Rossi, senza eccedere nei paragoni, anche perché gioca in un ruolo diverso, ma ha il fiuto del gol di Pablito. Ero certo, tra l’altro, che al Napoli avrebbe fatto molto bene.
Chi segue il calcio non può non pensare che Giuntoli abbia fatto un lavoro straordinario: penso all’attacco, da Osimhen a Simeone, a Raspadori, passando per Kvara, Politano e Lozano. A centrocampo poi, non ho parole. Sono convinto che il Napoli lotterá fino alla fine per lo scudetto. Se potessi scommettere qualche euro, lo farei puntando sugli azzurri.
Napoli-Torino? Gara molto scorbutica: Spalletti e Juric sono allenatori dal carattere particolari, uno esperto e furbo come spalletti, l’altro è un giovane, al Toro manca qualcosa ma vedo il Napoli superiore, anche se per gli azzurri non sarà facile”.
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