“Il Napoli deve ritrovarsi nello spogliatoio”. Antonio Di Gennaro è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni:
“Gli episodi determinano i risultati, nel Napoli emerge un po’ di nervosismo che ancora non fa coesione, a Genova Kvara, ieri Osimhen tra l’altro molto plateale, Di Lorenzo da ottimo capitano dice che bisogna parlarne nello spogliatoio. Certo, la situazione è da recuperare, i punti possono pesare a lungo andare perché l’Inter sta scappando. Immagino che tra gli obiettivi della società ci sia possibilmente migliorare i quarti di finale in Champions dello scorso anno, tuttavia bisogna migliorare molto in campionato.
Bisogna valutare anche l’inserimento dei nuovi, Natan ieri ha fatto una buona gara ma il problema è vederlo nel lungo periodo. Osimhen è rimasto per giocare la Champions, non che lo scudetto non vada rivalutato ma quest’anno l’avventura in Europa è l’obiettivo principale, poi è ovvio che il Napoli deve arrivare tra le prime quattro in serie A, altrimenti diventa impossibile una programmazione efficace: questo, però, è un problema comune a tutti i grandi club italiani.
Differenze con l’anno scorso? Lobotka entra meno nell’azione, questo forse lo rende un po’ più sfiduciato, lui deve dettare i tempi di gioco, è l’equilibratore, l’assenza di Kim è comunque pesante, senza dubbio, il Napoli lo scorso anno concedeva l’uno contro uno perché dietro aveva il coreano e anche il centrocampo giocava forse con maggiore tranquillità. Ieri però ho visto bene sia lo slovacco che Anguissa.
Quando Allegri arrivò alla Juve sostituendo Conte, rimase col 3-5-2, per poi piano piano cambiare modo di giocare: nel Napoli ora vedo atteggiamenti differenti, lo scorso anno la squadra dominava, ogni tecnico ha le sue idee ma magari sarebbe stato più opportuno rimanere inizialmente su certi concetti già consolidati, e con questo non voglio fare alcuna critica a Garcia. Poi in campo vanno i giocatori e può succedere di tutto, e lì, nei diversi contesti di gioco, si valuta la loro personalità anche nell’andarsi a trovare nuovi spazi.
Italiano era la prima scelta di De Laurentiis? Direi di sì, la Fiorentina come concetti base ha il possesso, la ricerca del gioco, la verticalizzazione solo come altro piano di attacco, un po’ come Spalletti, Garcia ha altri concetti di gioco. La cosa importante, ad ogni modo, è ritrovare serenità nello spogliatoio e bene ha fatto Di Lorenzo a parlare da grande capitano.
Con Udinese e Lecce gli azzurri devono vincere necessariamente, il pareggio diventa una sconfitta e sono dolori anche perché l’Inter sembra il Napoli dello scorso anno: ieri ad Empoli ha vinto con un eurogol, nella passata stagione non avrebbe portato a casa i tre punti”.
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