Gianni Improta e Massimo Filardi sono intervenuti a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le loro dichiarazioni:
Improta: “Lobotka, il faro del Napoli. Bravo Olivera!”
“Il Napoli oltre a dimostrare di avere il carattere che gli ha trasmesso Antonio Conte, sta migliorando anche in fase offensiva. La presenza di Lobotka poi è stata fondamentale, tutti sanno cosa fare quando c’è lui: lo slovacco è ovunque, gioca semplice, è bello vederlo giocare, ieri ha fatto una giocata incredibile sull’1-0, era accerchiato dagli avversari ma con un paio di movimenti si è liberato alla grande. Con un semplice tocco ti crea la superiorità.
La Roma è devastata, ma il Napoli ha strameritato la vittoria e poi dopo i successi delle altre non era semplice riprendersi il primato in classifica, gli azzurri hanno dimostrato di aver superato questa situazione che andrà a ripetersi molto spesso, visto l’equilibrio che c’è nelle prime posizioni.
Questo è un campionato bellissimo, livellato, e il Napoli sta facendo cose straordinarie.
Kvara? La sostituzione gli farà capire tante cose ancora, non è arrivato al top della sua condizione psicofisica, forse sta soffrendo la vicenda contrattuale, va lasciato tranquillo, potrebbe essere condizionato. In ogni caso Conte guarda un altro tipo di modo di giocare, i movimenti del georgiano sono differenti rispetto al Napoli di Spalletti.
Ieri ho visto un Olivera in grande spolvero, ha fatto benissimo le due fasi come del resto Politano, che però viene un po’ meno in fase offensiva. Il pragmatismo di Conte, comunque, è la novità del Napoli attuale: lui porta a casa il risultato, senza poi disdegnare le belle giocate in attacco”.
Filardi: “Lo spettacolo nel calcio è anche sapersi difendere. Il gioco, comunque, arriverà”
“Ranieri le ha provate tutte a non subire gol ma non c’è riuscito. Il Napoli mi è piaciuto molto, soprattutto nel primo tempo, ma ha dimostrato di saper soffrire e mantenere il vantaggio, che è arrivato grazie ad una grande giocata di Di Lorenzo.
Avere la seconda difesa del campionato è tantissimo, se pensiamo alla scorsa stagione. Il gruppo poi è coeso, segno dell’importanza del lavoro quotidiano dello staff tecnico. Parliamo sempre di spettacolo ma anche una scivolata difensiva lo è. Ora è importante la compattezza, il gioco comunque arriverà, non ho alcun dubbio. Oltretutto Conte ha creato una squadra molto fisica, organizzata, che concede poco, in cui tutti corrono e si danno una mano: anche questa è la bellezza, a mio parere.
Ricordo che con Diego noi facevamo allenamenti difensivi 7 contro 10, poi davamo palla alla Ma.Gi.Ca… Ogni volta che arriva il 25 novembre provo tristezza, per quello che ha dato a tutti, non meritava di essere abbandonato così. Lui ha sempre detto di non voler essere preso come esempio, ha fatto male solo a se stesso, era amato da tutti, compagni, avversari, gente comune”.
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