Il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Campione Olimpico a Seul 1988, Giuseppe Abbagnale, è intervenuto quest’oggi a “Febbre a 90“, trasmissione condotta da Francesco Marciano in onda su Vikonos Web Radio Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “La scomparsa di Giampiero Galeazzi è un dispiacere per tutti, me in particolare, e per tutto il mondo dello sport. Giampiero proveniva dal canottaggio, sentiva e viveva con trasporto ed enfasi il suo spirito verso il canottaggio, è stato un grande giornalista.
Sarebbe sbagliato – continua Abbagnale – ricondurre Galeazzi solo al canottaggio. Giampiero ha commentato calcio, canoa, tennis, ha condotto trasmissioni tv come la Domenica Sportiva, Novantesimo minuto, è stato inviato dappertutto, ha fatto televisione anche in maniera leggera a Domenica In con Mara Venier. Galeazzi era un uomo passionale, competente, scrupoloso, leale, serio. Il suo background sportivo si evinceva nel momento in cui viveva eventi di prim’ordine. Nell’anima aveva lo sport e chiaramente aveva un debole per quelli acquatici, in particolare canoa e canottaggio. Sono profondamente addolorato per la sua scomparsa”.
Anche Antonio Rossi, Campione Olimpico a Sidney 2000 nel K2, a Febbre a 90, ha commentato così la scomparsa del popolare giornalista: “Sono davvero sconvolto. Ho conosciuto Giampiero alle Olimpiadi di Barcellona, avevano un rapporto fantastico. Oltretutto era un grande esperto, ricordo che in ritiro di dava consigli, impressioni, era una persona vicinissima al nostro mondo. Le emozioni incredibili delle sue telecronache, poi, ancora oggi fanno venire i brividi. La gente mi ferma per strada con l’urlo di Galeazzi. Giampiero si esaltava commentando le nostre gare, fossimo canottieri o canoisti: ha avvicinato tanti giovani alla pratica sportiva, rendendo famoso il movimento, gli sono grato per quello che ha fatto”.
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