Un grande Napoli non basta, l’Atalanta espugna il Maradona. Ma quante emozioni, a Fuorigrotta. Mai domi, gli azzurri, con cinque assenze pesantissime – Koulibaly, Anguissa, Fabian, Insigne, Osimhen – al cospetto della squadra più in forma del campionato danno vita ad una partitissima, cuore, grinta, gioco. Non è stato sufficiente, perché alla fine a trionfare è stata la Dea, ma la gara dei partenopei è stata senza ombra di dubbio fantastica. E poco importa che si sia scivolati al terzo posto.
Peccato, perché finché ha retto Lobotka – infortunatosi anche lui, piove sul bagnato – il Napoli era stato in grado di reggere l’onda d’urto di un’Atalanta in pressione, dopo il 2-1 di Mertens. L’uscita dello slovacco ha evidentemente impedito alla squadra, incerottatisima, di essere padrona del centrocampo e gli uomini di Gasperini ne hanno immediatamente approfittato.
Andando con ordine, il gol a freddo di Malinovski avrebbe tramortito chiunque: non gli azzurri, assolutamente no. La squadra s’è riorganizzata e ha cominciato a macinare gioco, trovando il meritato pari con un sinistro di Zielinski. L’ottimo Malcuit vede poi Mertens scattare da dietro la linea del centrocampo e lo serve con un esterno destro al volo, Dries deve solo infilare il portiere sul primo palo.
Il Maradona è un tripudio di cori e feste: manca mezz’ora ancora, però, e la qualità dell’Atalanta è destinata a venir fuori, tant’è che Demiral prima, Freuler poi, completano la rimonta.
Qui inizia un’altra gara, ancora una volta: il Napoli non ci sta, è un grande Napoli, non vuole perdere, cinge d’assedio i nerazzurri e per poco non fa 3-3. Sarebbe stato il risultato più giusto. Complimenti agli azzurri, sempre in partita, battaglieri e propositivi. Chi ha giocato ha dato piena dimostrazione di attaccamento alla maglia.
Ora, testa alle prossime: Leicester giovedì in Europa League, poi Empoli in casa, il big match con il Milan a San Siro e lo Spezia ancora al Maradona prima della sosta. Avanti, Napoli, non mollare!
Commenti post (0)