Andrea Agostinelli e Raffaele Di Fusco sono intervenuti a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le loro dichiarazioni:
Agostinelli: “Stagione disastrosa ma nonostante tutto il Napoli può ancora rimediare”
Agostinelli: “La stagione finora è un disastro, a questo punto si cancelli tutto, lo scudetto resta ma si deve ripartire da zero, anche con le idee. Mazzarri cambi sistema di gioco e torni a giocare con la difesa a tre, nel modo a lui più congeniale. Dimissioni? Credo che Walter non lo farà mai, in primis perché lasciare vuol dire arrendersi, e poi perché è tornato dopo diversi anni a grandi livelli e sa che una gara può cambiare la vita. Mazzarri masticherà amaro, ma non si arrenderà mai ed è giusto così: c’è la gara con la Salernitana, poi la Supercoppa, bisogna crederci. Nel calcio mai dire mai, si sono vinte Champions League negli ultimi istanti di una partita.
In ogni caso, un allenatore non si dimetterebbe mai, a meno che non condivida il progetto tecnico. Il disastro del Napoli è figlio di scelte della scorsa estate, Mazzarri è quello che ha meno responsabilità. Ora mi auguro che la società prendano tre, quattro calciatori nuovi, alcuni azzurri sono spenti, ci vuole gente che porti entusiasmo, prima arrivano meglio è. Dragusin andrebbe benissimo, è un ottimo elemento ma bisogna le trattative bisogna chiuderle per tempo, altrimenti subentrano club con cui non puoi competere. Il Napoli, inoltre, avrebbe bisogno almeno di un altro centrocampista muscolare.
Simeone? Per esperienza chi non gioca ha sempre ragione, in queste situazioni comunque, Cholito o meno, è tutto il gruppo che deve reagire a questo disastro”.
Di Fusco: “Mazzarri è l’unico riferimento della squadra, società totalmente scollegata”
Di Fusco: “C’è tempo per recuperare la qualificazione alla Champions, è complicato, viste le condizioni psicofisiche della squadra, ma si può fare. Mazzarri deve lavoare, farlo in albergo sembra quasi una punizione, bisognerebbe farlo nel proprio centro sportivo anche per lavorare due volte al giorno. Così invece mi sembra un ritiro punitivo, ma ahimè il Napoli non ha un centro tutto suo. C’è da mettere a posto la testa, danni ne sono stati fatti fin troppi.
Bisogna sperare che la squadra si riprenda il prima possibile. I problemi sono tanti: la questione Politano, quella Zielinski, Kvara scontento del vecchio contratto, tutto questo porta ai grandi malumori. Sembra non ci siano rapporti tra squadra e proprietà, i punti di riferimento sono stati mandati via. Ora é interesse di tutti riprendersi il prima possibile. Bisogna fare blocco: società, squadra, tifosi. De Laurentiis ha ammesso le proprie colpe, ma questo non lo mette a posto con la coscienza. Bisogna lavorare e trovare il filo giusto per collegare i tre reparti. L’unico punto di riferimento della squadra, a mio avviso, è Mazzarri”.
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