“Giusto che Meret lasci Napoli”. L’ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni:
“Meret? In queste situazioni cambiare aria fa bene al ragazzo, all’ambiente, a tutti, ma dispiace se poi viene indicato come l’unico colpevole, anche per i gol presi in precampionato. Oggi c’è una mediaticità esasperata, da addetto ai lavori mi sembra strano che chi fa questo mestiere non dica nulla per “difendere” un proprio calciatore: in questo momento si è al 20-30% della forma, anche i portieri devono carburare. Quando ero giocatore facevo di tutto per evitare queste amichevoli, ero completamente imballato ad inizio preparazione. Invece sembra che Meret sia l’unico colpevole. In realtà quello che conta è farsi trovare pronti il 15 agosto a Verona.
Mi sembra strano poi che, se cerchi un portiere, hai lasciato partire Ospina, ottimo portiere che peraltro aveva anche un buon rapporto con Meret. Ora si pensa a Kepa, e chiaramente ad un suo secondo. Spero però non arrivi in prestito secco, è un portiere molto forte, al Chelsea ha avuto qualche problemino, non ha avuto continuità. E a tal proposito sono convinto che quello del portiere sia un ruolo diverso dagli altri, ci dev’essere il primo e poi il secondo, c’è bisogno di gerarchie ben definite. Oggi, invece, si dice sia necessaria anche la concorrenza in porta, non condivido questo punto di vista.
Mertens? Non so perché sia andato via, uno come lui andava sfruttato un altro paio d’anni, sta bene, è integro, è importantissimo anche nello spogliatoio, almeno un altro anno lo avrei tenuto. Da dirigente, non avrei mai fatto a meno di lui, a mio avviso ha contato la volontà del tecnico, che decide la sorte dei suoi giocatori. Evidentemente Spalletti non si è disperato per il suo addio… Discorso differente, invece, per Koulibaly, che si sarebbe svincolato il prossimo giugno e che ti ha fruttato oggi 40 milioni: andava ceduto. Poi Kim secondo me è un gran difensore.
L’Ischia? Sono diventato presidente perché D’Abundo ha donato la società ai tifosi e loro hanno scelto me come rappresentante. Quest’anno festeggiamo i 100 anni della società e vogliamo fare le cose per bene, c’è voglia di calcio vero. L’obiettivo è fare un campionato dignitoso”.
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