Tempi supplementari - Puntata del 10 ottobre 2022 Vikonos
Ascolta la puntata di “Febbre a 90° – Tempi supplementari” del 7 ottobre 2022! Ospiti: Marco Parolo ed Emanuele Calaiò!
Tempi supplementari è l’approfondimento pomeridiano di Febbre a 90°. Tutto in mezz’ora: news, interviste, calcio, basket, altri sport. Con Francesco Marciano
Febbre a 90° – Tempi supplementari
In diretta dalle 18 alle 18.30 (lun-mer-ven)
Parolo: “La Cremonese ha fatto ciò che doveva fare, il Napoli nel primo tempo era forse più frizzante, nel secondo i cambi di Spalletti hanno dato vigore all’azione, gli azzurri mi sono sembrati consapevoli della propria forza, sono stati bravi a non innervosirsi. Come ha detto Spalletti, i grigiorossi avrebbero potuto creare grattacapi e devo complimentarmi con la coppia di centrali, Rrahmani e Kim, molto bravi. Ma tutto il Napoli è stato bravo nella gestione della gara, ha avuto pazienza e la sua forza è stata nella convinzione di essere più forte, con tranquillità ha vinto la partita.
Rispetto alla passata stagione trovo che lo spirito sia diverso, i “senatori” non hanno difficoltà a stare in panchina, ci sono stati innesti di qualità, la sorpresa Kvara e la “sorpresissima” Kim, la forza del Napoli è il gruppo: si è aperto un nuovo ciclo, tutti assecondano il mister, mi colpisce come Simeone e gli altri accettino la panchina, in campionato e Champions c’è una media realizzativa pazzesca.
Il centrocampo? Lobotka sta benissimo ed ha in mano le chiavi del gioco, Anguissa era forse un po’ stanco ma quando Spalletti l’ha abbassato è stato perfetto, anche Ndombele è utilissimo anche a subentrare magari negli spazi quando c’è da dare una mano. Zielinski poi è un giocatore fantastico, magari per lui è finalmente arrivato il salto di qualità.
Lo scudetto? A marzo capiremo definitivamente come staranno le cose, per ora è bello vedere il Napoli, se fossi un tifoso azzurro sarei felice di vedere lo spirito del gruppo”.
Calaiò: “A Cremona ho visto una partita di grande maturità del Napoli. C’è autostima e si vede, Spalletti tiene tutti sul pezzo, fa giocare tutti gli azzurri, chiunque giochi fa bene. La maturità sta nel fatto che, rispetto agli anni scorsi, anche contro le piccole la squadra sa avere pazienza e vince partite un po’ sporche. Si veniva dai sei gol realizzati ad Amsterdam e non è stato commesso l’errore di sottovalutare la Cremonese, non era semplice.
Nessuno si aspettava che con questa rifondazione ci si sarebbe ritrovati al primo posto in Serie A ed in Champions, il Napoli sta facendo davvero bene. Mercoledì magari la squadra sarà più guardinga, ha ritrovato un’arma in più perché è convocabile anche Osimhen, l’Ajax è una squadra che gioca a calcio e il Napoli dovrà essere bravo ad approfittare degli spazi che inevitabilmente gli olandesi gli concederanno.
L’abbondanza in attacco sarà un “problema” per Spalletti nel senso buono, lo scorso anno c’era Petagna e quest’anno le alternative giuste ci sono: se manca Osi c’è Simeone che è molto simile a lui come movimenti, Raspadori da falso nove fa un po’ il Mertens della situazione, la differenza tuttavia la fa il centrocampo. Riavere Ndombele al 100% sarà un valore aggiunto, lui ha una stazza fisica notevole, Spalletti lo inserirà nelle partite giuste, ha bisogno di minutaggio, lui che è un centrocampista fisico anche a Cremona non mi è dispiaciuto affatto, fermo restando che Lobotka ed Anguissa sono complementari.
Mi sarebbe piaciuto giocare in questo Napoli, in quello di Sarri, in un Napoli spumeggiante che gioca palla a terra, a due tocchi: per una punta centrale con tutte quelle palle che ti arrivano sarebbe stato straordinario, ma devo dire che mi sono tanto divertito con il mio gruppo, abbiamo riportato il Napoli nel calcio che conta e di questo ne siamo orgogliosi”.